domenica 15 novembre 2009

parigi-bercy il torneo dei ritiri "per sempre"


Dopo Santoro anche Safin si ritira.
L'attualmente n°65 del mondo si è ritirato dopo la sconfitta in tre set contro Del Potro.
Comunque il Russo l'aveva annunciato che sarebbe stato il suo ultimo torneo.

Marat ha lottato fino all'ultimo e ha reso la vita difficile al numero 5 del mondo. Alla fine però è stato costretto a cedere, ma Del Potro si è comportato nel modo più signorile possibile: si è complimentato con l'avversario, lo ha festeggiato, è andato a sedersi accanto a lui e il classico rito dell'autografo sulla telecamera si è trasformato. Juan Martin, anziché firmare, ha scritto "Gracias Marat", gli ha poi ceduto il pennarello e la firma impressa sul vetro è stata appunto quella di Safin, per l'ultima volta.


L'organizzazione del torneo, però, impeccabilmente ha voluto salutare un campione, che di genio e sregolatezza ha fatto i suoi marchi di fabbrica, con una bella cerimonia d'addio.

Sono infatti entrati in campo per celebrare il giocatore vecchie glorie del passato più o meno recente (Marc Rosset, Younes El-Aynaoui, Albert Costa e Cedric Pioline) e colleghi ancora in attivita: Karlovic, Robredo, Simon, Djokovic e ovviamente Juan Martin Del Potro, che era già presente.

Non è finita, perché sul maxischermo che troneggia sopra il campo è andato in onda un RVM con i saluti da parte di altri grandi del circuito ATP come Roger Federer, Rafal Nadal e Nicolay Davydenko.

Queste le parole d'addio di Marat, tra le lacrime trattenute e la voglia di scherzare come sempre: "Sono orgoglioso di essere a Parigi e che siate venuti a vedermi. E' bellissimo vedere Younes, Rosset e gli altri della nuova generazione, significa tanto per me, anche perché quelli che giocano ancora posso sempre vederli, ma quelli che hanno già smesso mi hanno fatto un grande regalo. Questo giorno rimarrà a lungo nella mia memoria, è il giorno da coservare in un cassetto e tenere lì per sempre. I soldi che ho guadagnato col tennis mi hanno aperto tante opportunità e ora un'altra porta sarà aperta. Il mio progetto per il futuro? Sarei contento di avere il 10%del successo che ho avuto con il tennis anche nella vita privata, sarà dura ma dovrò pur fare qualcosa! Ho comunque delle prospettive. Programmi per stasera? Certamente festeggerò, adesso i ristoranti sono chiusi, ma c'è il mio manager e amico là che si nasconde: è molto timido, ma mi organizzerà la serata".

Dopo, a Marat è stato consegnata la chiave del palazzetto come ricordo della cerimonia, trofeo che Marat ha alzato al cielo con le lacrime agli occhi, per l'ultimo saluto al pubblico del grande tennis che dice addio al russo con un rimpianto: se solo Safin avesse avuto più "testa", la sua carriera sarebbe stata costellata di molti più successi e magari non si sarebbe interrotta a 29 anni.

Questo il palmares di Safin:

1999 Boston

2000 Masters Series Parigi, San Pietroburgo, Tashkent, US Open, Masters Series Canada, Maiorca, Barcellona

2001 San Pietroburgo, Tashkent

2002 Masters Series Parigi

2004 Masters Series Parigi, Masters Series Madrid, Pechino

2005 Australian Open


Per un grande campione una grande foto.

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